IL TOPIC DEI CAZZEGGI

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  1. TheNickwiz
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    Ho ascoltato di sfuggita al tg, La7, di un problema demografico in Germania.
    Loro sono oltre 82 milioni di abitanti e vi è stata una leggera crescita grazie all'emigrazione perché, nonostante uno stato sociale efficiente, gli indigeni crucchi cominciano a diminuire e ad invecchiare.

    E così penso all'Italia, ad una nazione che l'anno scorso ha registrato il record negativo di nascite, come nel 1918, anno finale della Prima guerra mondiale.
    Tutte i territori montani, appennino, Alpi, isole, vanno desertificandosi. C'è un immenso patrimonio immobiliare vuoto, disabitato, invendibile per mancanza di acquirenti e su cui spesso si continua a pagare le imposte comunali.
    Ma non è questo il problema principale.

    Suppongo che con il covid19 la situazione peggiorerà ulteriormente nella generale e TRAGICA indifferenza.

    Posto alcuni dati e ragionamenti, sul PERCHE' noi avremmo bisogno di sangue fresco per mantenerci in vita. Mentre dei buzzurri ignoranti e razzisti speculano sull'argomento a fini elettorali, non ponendosi minimamente i problemi sorti e che si ingigantiranno nel medio e lungo periodo.

    Dati ISTAT
    Dal 1993 il tasso di crescita naturale della popolazione ITALIANA diventa strutturalmente negativo, riflettendo un livello di fecondità molto al di sotto del Il livello di sostituzione (circa 2,1 figli per donna), così come in Germania e Spagna, mentre la Francia riesce a mantenere livelli più elevati. Il minimo si tocca nel 1995, con meno di 1,2 figli per donna. Il saldo migratorio è già positivo, ma ancora molto basso; nello stesso anno, le quote di anziani e giovani sulla popolazione in età attiva si equivalgono (circa 22%). Per le donne, già nel 1990 la speranza di vita alla nascita supera gli 80 anni, un traguardo raggiunto dagli uomini nel 2014: a inizio secolo, per entrambi i sessi era poco sopra i 40 anni .

    Dalla seconda metà degli anni NOVANTA si osserva pure una ripresa dell’emigrazione dal Mezzogiorno, in crisi, verso il Centro-nord. Nei primi anni DUEMILA, l’accelerazione dell’immigrazione legalmente riconosciuta determina una ripresa della crescita demografica, concentrata nelle aree urbane economicamente più forti del Paese. La regolarizzazione degli immigrati, introdotta dalla legge 30 luglio 2002, n. 189 (meglio nota come legge BOSSI-FINI che gli OTTUSI LEGHISTI disconoscono), fa aumentare di oltre 700mila i permessi di soggiorno in Italia nel 2004, per coloro che già possiedono un contratto di lavoro. Nel decennio 2005-2014 i residenti crescono di 3,2 milioni grazie all’immigrazione regolare e, in piccola misura, alle acquisizioni di cittadinanza. Si tratta di un’esperienza simile a quella della Spagna e a quella vissuta precedentemente da Francia e Germania. La componente straniera nello stesso periodo passa da meno di 2 a quasi 5 milioni di persone e, in rapporto al totale, da meno del 4 a più dell8%. La prevalenza di giovani tra gli stranieri residenti contribuisce anche a rallentare l’invecchiamento della popolazione.

    La Grande recessione iniziata nel 2008 ha reso MENO ATTRATTIVA l’Italia per gli immigrati e, al tempo stesso, ha portato a una discreta ripresa dell’emigrazione tra le coorti giovanili: tra il 2010 e il 2017 il saldo migratorio netto per i cittadini italiani è stato complessivamente NEGATIVO per oltre 400 mila unità.
    Nel 2015, la riduzione del saldo migratorio è risultata in una diminuzione netta di 130mila persone della popolazione residente, la prima sostanziale dal 1918.

    A inizio 2017, gli stranieri in Italia sono circa 5,1 milioni e rappresentano l’8,3% della popolazione residente (l’8,4% a inizio 2018), contro il 9,5% in Spagna, l’11,2% in Germania e il 16,9% in Francia, dove però l’immigrazione ha una storia molto più radicata e (con riferimento al 2015) solo il 70,4% dei nuovi nati ha entrambi i genitori nati nel Paese.
    I nati all’estero (compresi i discendenti di emigrati di ritorno), nel complesso rappresentano circa il 15,4% della popolazione residente in Germania, quasi il 13% in Spagna, il 12,2% in Francia e il 10% in Italia.

    L’origine degli stranieri residenti in Italia è PREVALENTEMENTE EUROPEA. MA LE MERDE SOVRANISTE PREFERISCONO RACCONTARE SCENARI FANTASY DI INVASIONE AFRICANA.

    Le nazionalità più rappresentate sono Romania (1,2 milioni E A QUALCUNO FISCHIERANNO LE ORECCHIE) e Albania (440mila), seguite da Marocco (420mila), Cina (290mila) e Ucraina (240mila): questi cinque paesi insieme costituiscono la META' del totale. Le DONNE SONO il 52% dei residenti stranieri, con differenze importanti tra le aree di provenienza, che si intrecciano con gli sbocchi occupazionali prevalenti per genere nelle singole comunità di immigrati.

    L’emigrazione totale dall’Italia dal 1869 al 2017, per confronto, è stimabile approssimativamente tra 13 e 16 milioni di persone, al netto dei rimpatri. La grande maggioranza dei discendenti degli emigranti italiani ha preso la cittadinanza dei paesi ospitanti. Negli anni più recenti si è avuta una ripresa dell’emigrazione italiana, sia pure contenuta (circa 70 mila espatri al netto dei rientri nel 2017). I cittadini italiani iscritti all’anagrafe dei residenti all’estero (AIRE) a dicembre 2016 sono 4,9 milioni, più della metà dei quali in Europa, il 30% in America Latina e quasi il 10% negli Stati Uniti e in Canada. Tra i 220 paesi in cui sono residenti nostri connazionali, quasi il 60% è concentrato in Argentina, Germania, Svizzera, Francia e Brasile.

    MENO POPOLAZIONE, indipendentemente dall'origine, vuol dire:

    MENO CONSUMI

    MENO PRODUZIONE

    MENO LAVORO

    MENO TASSE, IMPOSTE E CONTRIBUTI VERSATI per mantenere uno stato sociale

    MENO CONTRIBUTI VERSATI per mantenere in equilibrio l'Inps, che paga le prestazioni sulla base di quel che ha in cassa. Delle due l'una: o tagliano le pensioni o allungano l'età per percepirla. QUOTA 100 dal punto di vista statistico-demografica e di sostenibilità finanziaria E' UN SUICIDIO che aggraverà ulteriormente il nostro debito. Oltre che um ingiustizia perché viene usata principalmente da quadri, funzionari e dirigenti per la maggior parte statali.

    L'ETA' MEDIA DEGLI ITALIANI SI STA INNAZANDO VELOCEMENTE

    In Italia l’età mediana (Cioè il maggior numero di persone con la STESSA ETA', è salita da circa 24 anni nel 1861 a poco meno di 30 anni nel 1950, ma fino a oltre 45 anni oggi, come in Germania, e secondo le previsioni demografiche internazionali salirà ulteriormente nei decenni a venire

    Saremo mediamente:

    PIU' VECCHI
    PIU' SOLI, per mancanza di discendenza
    PIU' POVERI con pensioni da fame
    PIU' MALATI MA SENZA LE POSSIBILITA' ECONOMICHE PER CURARCI, per mancanza di contributi utili a sostenere la sanità pubblica e universale.
    CON NECESSITA' DI ASSISTENZA, fisica ed emotiva da parte di figure specializzate E CHE NON CI SARANNO, NEMMENO STRANIERE.

    Ecco perché PERSONALMENTE IO DISPREZZO I LEGHISTI IGNORANTI, perché ripropongono la solita propaganda razzista ma non si curano del futuro come sta arrivando davanti agli occhi di tutti.
    Politici a cui interessa arricchirsi OGGI, lasciando macerie a chi arriverà dopo.

    Perché una popolazione sempre più connessa con il web usa i vari device per mettere in pizza i cazzi propri più privati e intimi, fottendosene di un futuro difficile e molto più vicino di quanto immaginino?

    La bomba INPS con questo tasso di riproduzione scoppierà nell'arco dei prossimi 4/5 anni. Come si risponderà al problema? Tassando all'inverosimile chi è rimasto a lavorare nel settore privato?
    Espropriando i patrimoni privati?
    Svendendoci la sovranità ad uno stato straniero, retrocedendo da nazione al rango di macroregione?
    Ma nessuno, tra chi è rimasto al Sud, si pone il problema osservando il mondo che lo circonda?
    Ogni volta che torno a mio paese lo vedo sempre più spopolato, vecchio e abbandonato. Ma è un tratto comune a cui non si da risposta.
    Boh! Non confido nemmeno più nella rivoluzione, visto che verrebbe portata avanti da vegliardi col bastone e il catetere, spesso soli e sicuramente non più in forze, anzi pure malati.
    Scusate per lo sfogo, ma sono stato assalito dal pessimismo ascoltando che vanno male pure i tedeschi.
     
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3111 replies since 17/6/2020, 12:08   113617 views
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