trasferta messina.....scusate l'anticipo

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    Con il presente comunicato intendiamo informare l’ intera tifoseria beneventana di una iniziativa che verrà intrapresa a partire da questa domenica e che proseguirà fino alla gara casalinga contro il Lecce del 23 novembre prossimo. A partire da questa domenica e nelle successive gare casalinghe, infatti, abbiamo deciso di destinare i proventi della vendita di adesivi e spille alla trasferta di Messina. Saremo più chiari. Come molti di voi avranno avuto modo di sapere, il costo del biglietto di ingresso dello Stadio San Filippo per il settore ospiti è irragionevolmente fissato a 22,00 EURO, cifra astronomica per qualunque categoria. E’ di tutta evidenza che la società siciliana non gradisce la presenza di “ospiti”, di qui la nostra decisione di garantire al Benevento tutto il sostegno che merita, intervenendo su quello che sarà il costo del viaggio, nel tentativo di RIDURLO DRASTICAMENTE e, ove l’iniziativa sia particolarmente fruttifera, di AZZERARLO. Abbiamo tre partite per poterci riuscire, pertanto ciò che chiediamo è che ciascuno di voi contribuisca a questa causa acquistando adesivi e spille in modo da garantire una presenza massiccia nella trasferta siciliana consentendo la partecipazione di quanti siano in difficoltà economica e non possano permettersi di pagare un biglietto per una gara di Lega Pro a cifre assurde e alle quali va aggiunto il costo di un viaggio in pullman che non può essere inferiore ai 40 euro a testa. Non possiamo, ovviamente, ridurre il costo del biglietto, ma possiamo intervenire sui costi del tragitto. Sarebbe un piccolo sforzo per ciascuno che potrebbe trasformarsi in un grande risultato in senso collettivo, in un momento in cui la squadra ha più che mai bisogno del suo popolo. A partire dalla sfida contro il Vigor Lamezia, proseguendo contro Casertana ed infine contro il Lecce, saranno presenti dei nostri rappresentanti in ogni settore dello stadio e da loro potrete acquistare i gadget sopra indicati. Precisiamo, inoltre, che nessuno sarà da noi autorizzato a chiedere alcun tipo di contributo ad esercizi commerciali, né ad accettare, allo stadio, offerte superiori a cinque euro per la vendita del materiale oggetto dell’iniziativa. Ringraziamo anticipatamente il popolo giallorosso per ogni tipo di contributo che si vorrà fornire alla causa.

    BENEVENTO NON SI CHINA AL RICATTO E SI UNISCE CONTRO IL CARO BIGLIETTI.




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    NON C'È MAI FINE




    Mai come questa volta appare arduo esprimere un qualsiasi commento sull' ignobile sceneggiata cui siamo stati costretti ad assistere negli ultimi due giorni. Non si sa da dove iniziare, e appare persino difficile individuare un solo obiettivo contro cui puntare il dito. Non si sa se ridere o piangere, tanto è sottile stavolta il confine. Il problema, purtroppo, non è Messina - Benevento, il problema non sono i Beneventani che non hanno a disposizione mezzi di trasporto per raggiungere il San Filippo (erano già bloccati da qualche settimana!), il problema non sono i Messinesi (che lo stadio lo avrebbero raggiunto da soli), il problema, ENORME, è che purtroppo siamo nel paese (la p minuscola non è un errore di battitura) delle grandi contraddizioni, nel paese in cui si fa di tutto per crearsi da soli problemi inesistenti ai quali, però, non si riesce in alcun modo a trovar soluzione, nel paese in cui quello che fino ad un minuto prima era regolare, tutto un tratto non lo è più, un paese in cui c'è una regola e mille interpretazioni, una norma e mille deroghe, un paese che fornisce ai suoi sceriffi tutti gli strumenti necessari per dettare legge e sovvertire sistemi. È questo modo di atteggiarsi che espone le istituzioni italiane al pubblico ludibrio straniero, è questo stile balordo che allontana da esse coloro che in esse dovrebbero avere fiducia e speranza. Un capriccio chiude uno stadio. Un capriccio limita la libertà di migliaia di persone. Nessuna carenza strutturale, nessuna questione di sicurezza: INVENZIONI E CAPRICCI. La solita, immancabile, VERGOGNA ITALIANA.




    CURVA SUD BENEVENTO
     
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    Bel comunicato, ma come detto altrove, viviamo nel paese che ci meritiamo, e la colpa è di TUTTI, non ci sono verginelle, perchè chi ruba una bottigia di alcool in ospedale non è moralmente ed eticamente meno colpevole di chi ruba ben altro a ben altri livelli.

    Viviamo in una città di 60 mila persone dove una persona ha preso 16 mila voti alle primarie solo perchè ha fatto il presidente dell'IACP, di cosa vogliamo parlare?

    Viviamo in un paese dove sono più i falsi invalidi che gli invalidi veri, di cosa vogliamo parlare?

    Viviamo in un paese dove se parcheggi la macchina in terza fila sei uno "diritto" e se la parcheggi ad 1 Km rispettando la segnaletica stradale sei un fesso, di cosa vogliamo parlare?

    Viviamo in un paese dove la gente piange miseria e poi ci sono più antenne satellitari sui tetti che finestre sul palazzo, di che vogliamo parlare?

    Viviamo in un paese dove la gente piange miseria, ed in piena crisi il business legato ai tatuaggi è cresciuto del 400% negli ultimi 5 anni, di cosa vogliamo parlare?

    Viviamo in un paese dove la gente piange miseria e poi se ti fai una camminata per il centro e non hai il cane al guinzaglio ti guardano come un alieno, di cosa vogliamo parlare?

    Viviamo in un paese dove i dipendenti pubblici si permettono il lusso di fare sciopero perchè non gli hanno aumentato lo stipendio del 3%, di cosa vogliamo parlare?

    Viviamo in un paese dove gli pseudo imprenditori, prendono soldi a fondo perduto senza creare un solo posto di lavoro, di cosa vogliamo parlare?

    Viviamo in un paese dove delle aziende municipalizzate continuano a perdere milioni di euro l'anno, ed invece di chiuderle e/o ristrutturarle si coninuano a fare deviti sulle spalle della collettività, che non protesta perchè bene o male in ogni famiglia c'è un dipendente pubblico, di cosa vogliamo parlare?

    Viviamo in un paese dove basta dare 80 Euro al mese per arrivare al 43% che Berlinguer buon'anima (e non sono comunista) se lo sognava la notte e si faceva le s.... a 4 mani, di cosa vogliamo parlare?

    Viviamo in un paese dove milioni di persone chiedono la grazie per corona, solo perchè ha gli occhi belli ed i tatuaggi, di cosa vogliamo parlare?

    per cui sono d'accordo con la firma di chiusura del comunicato

    VERGOGNA ITALIANI (nessuno escluso, me compreso)
     
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    QUOTONE!!!
     
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  5. eterniperdenti
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    Tante belle parole da parte dell'uomo del marketing, ma siccome non c'è soluzione o almeno da mo a qualche anno le cose PURTROPPO sono destinate a non cambiare, perchè ripetere sempre gli stessi discorsi?????
    Mah...!!!!!
     
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4 replies since 1/11/2014, 14:32   148 views
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